A margine della manifestazione Me.Ber. ha testato uno dei primi esemplari della nuova barella a geometria variabile Ergon. Con la collaborazione della Croce Blu di Modena, sotto il coordinamento operativo del Dott. Rami (responsabile sanitario Pubblica Assistenza di Parma), è stata eseguita una simulazione di recupero con estricazione da un’auto riversa in un burrone.
L’equipaggio di soccorso ha avuto ragguagli sull’utilizzo della nuova barella per pochi istanti, e non ha quindi avuto una preparazione specifica prima di utilizzarla.
Il risultato impressionante è stato che il tempo di recupero con Ergon è risultato dimezzato rispetto al migliore dei dispositivi alternativi (KED e barelle a cucchiaio), movimentando il paziente molto meno. Il tempo è quindi sceso dai 16 minuti del team migliore a meno di 8 minuti, con evidenti vantaggi per la riuscita della missione di salvataggio. Le prime impressioni estremamente positive hanno spinto esperti utilizzatori a elogiare pubblicamente il nuovo prodotto e ad inserirlo come punta di diamante tra i loro dispositivi di recupero e immobilizzazione.
L’equipaggio di soccorso ha avuto ragguagli sull’utilizzo della nuova barella per pochi istanti, e non ha quindi avuto una preparazione specifica prima di utilizzarla.
Il risultato impressionante è stato che il tempo di recupero con Ergon è risultato dimezzato rispetto al migliore dei dispositivi alternativi (KED e barelle a cucchiaio), movimentando il paziente molto meno. Il tempo è quindi sceso dai 16 minuti del team migliore a meno di 8 minuti, con evidenti vantaggi per la riuscita della missione di salvataggio. Le prime impressioni estremamente positive hanno spinto esperti utilizzatori a elogiare pubblicamente il nuovo prodotto e ad inserirlo come punta di diamante tra i loro dispositivi di recupero e immobilizzazione.